Barolo di Bartolo Mascarello

 380,00 1.250,00

Denominazione: Barolo DOCG

Vitigni: Nebbiolo 100%

Regione: Piemonte (Italia)

Gradazione: 14.0%

Formato: Bottiglia 75 cl

Vigneti: Rué, San Lorenzo e Cannubi nel comune di Barolo e Le Rocche nel comune di La Morra

Vinificazione: Fermentazione spontanea con lieviti indigeni in vasche di cemento

Affinamento: 32 mesi in botti di rovere di Slavonia

Filosofia produttiva: Artigianali, Lieviti indigeni

Premi e riconoscimenti

2011 “Guida I Vini d’Italia” de “L’Espresso” l’unico vino con il massimo punteggio (20/20)
2011 Robert Parker 94/100 Vinous 93 – xtraWine 96/100

2012 Antonio Galloni Vinous 95/100 – Robert Parker 94+/100

2013 Wine Spectator 96/100

2014 Vitae AIS Bibenda – Robert Parker 95/100

2015 Gambero Rosso 3/3 – Slowine – Wine Enthusiast 94/100

Peso N/A
Annata

2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018

Formato

0,75 l, Magnum

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Descrizione

Il Barolo Mascarello incarna la memoria storica delle Langhe e viene prodotto nella leggendaria cantina di via Roma 15, nel comune di Barolo, che fu nel corso del ‘900 un punto di riferimento frequentato da intellettuali, attivisti politici e grandi appassionati.
La Cantina Bartolo Mascarello nasce nel 1918 quando Giulio, reduce dalla prima guerra mondiale, torna nel comune natale di Barolo e decide di mettersi in proprio, abbandonando la Cantina Sociale. Il suo fiuto e la sua competenza lo spingono ad acquistare, con notevoli sacrifici, piccole porzioni di vigneti, situati in zone particolarmente vocate: nei Cannubi, a San Lorenzo e a Ruè.

Negli anni Sessanta entra il cantina il figlio Bartolo Mascarello, ex-partigiano e sindaco di Barolo, che, con la sua personalità, imprime una svolta decisiva nella produzione, mettendo a punto uno stile autonomo, originale e tradizionalista, senza indulgere alla moda francese e alle vinificazioni separate per vigneto, rimanendo, come lui amava definirsi, “tradizionalista nel vino e progressista in politica”

Oggi la proprietà familiare conta solamente 5 ettari di vigneti, di cui 3 dedicati al Nebbiolo e da cui si ricavano poco meno di 15mila bottiglie, contese dagli appassionati di tutto il mondo.

Il Barolo Bartolo Mascarello si pone come un grande e intramontabile classico delle Langhe: un’etichetta entrata nella storia dell’enologia mondiale.

Mitologico e ostinatamente contro le mode del momento, il Barolo di Bartolo Mascarello è passato alla storia come il vino degli intellettuali, dalle coscienze critiche, amato dagli appassionati, dagli esperti e della critica ma anche da intellettuali di alto profilo come Norberto Bobbio, Mario Rigoni Stern, Nuto Revelli, Giulio Einaudi e, da ultimo, Carlo Petrini.

Straordinario, potente e vellutato, il Barolo di Bartolo Mascarello è un monumento delle Langhe, una bottiglia che incarna la memoria storica del territorio.